
Con i Prigioni rappresento quell’involucro che è tra noi e gli altri. Che è strutturato dal carattere e dal ruolo. Tiene gli altri ad una distanza strategica. Per noi, Protegge il nostro più profondo essere dalla paura degli altri. Un muro, un confino personale. E tanto più è grande tanto più si intravede la fragilità di chi lo erige. Grandi persone della storia hanno ridotto questa distanza fino a renderla nulla. A far coincidere il confine con la propria pelle. Tra tutti cito Basaglia, ovviamente, che ha in più cercato di deistituzionalizzare alche i rapporti. Mettendosi in gioco ed insegnando a farlo.
I Prigioni di Michelangelo emergono dal marmo ed in parte ne rimangono ancora ricoperti. Noi, con i nostri gusci, siamo ancora più difficili da liberare.


