10/12_cinque di dodici

MBG lane_step 5 w

12 capoversi, materici bidimensionali e grandi, x 3 sviluppi in ogni capoverso Contatto, Percezione, Esperienza;

Contatto, Percezione, Esperienza; Dualità; Mente Individuale e Mente Collettiva; Consueto e Mimetico; Relazione e Racconto; Mappa Mentale; Mappa del Mondo; Mappa della relazione: la strategia; Il flusso degli eventi, dei nodi, delle reti e dei gorghi che connettono nel segno del caso; Il simbolo come nodo (divinazione e sapienza); Spettatore, Oggetto, Attore; Mind Board Game.

Acquerello e biro su carta monolucida 50×70. Quinto di dodici.

9/12_quattro di dodici

MBG lane_step 4 w

Mind Board Game: le 2 facce della tavola di MBG e di tutte le tavole da gioco (Boardgame). Da territorio a geografia (mappa) e da persona, nell’esperienza di sé nel territorio, a rappresentazione di sé (antropologia e teatro) per il mondo.

E da sperimentare: da GIS Geografic Information System a Mindboard Information System come una mappa delle sensazioni e delle evocazioni (personali e simboliche).

Una sorta di viaggio di iniziazione aborigeno su tutto il globo.

In questo il primo Stalker del ’94 era per me un inizio di esperienza.

8/12_tre di dodici

MBG lane_step 3 w

Il mondo inizia il suo viaggio di simbolo. Il desiderio, la curiosità, l’idea di futuro, trovano nel mondo il giusto simbolo.

RAPPRESENTAZIONE DEL SIMBOLO, DIVINAZIONE

come interpretazione esperta della relazione tra sciamano (in rappresentanza della tribù) e Mondo/fenomeno. Campi di divinazione sono (il Mondo) Nuvole, Stormi di Uccelli, Viscere, offrono segni che compaiono anche in sogno e dopo un lungo viaggio diventano TAVOLE DI GIOCO (DIVINATORIO: JOGAR in portoghese è GIOCARE e LANCIARE)

Acquerello su carta monolucida 50×70. Terzo di dodici.

7/12_due di dodici

MBG lane_step 2 w

in relazione con l’ambiente: Aspettativa-percezione-contatto

IN: memoria elaborazione deduzione

Dati che iniziano a rimandare, a specchiare, ad offrire la struttura della complessità.

Il linguaggio,la mente, la mappa, l’organizzazione e la relazione complessa nascono insieme alimentandosi

La mappa mentale del mondo, dell’interazione che corrisponde e concorre a formare la nostra forma mentale.

Acquerello su carta monolucida 50×70. Secondo di dodici.

6/12_uno di dodici

MBG lane_step 1 w

MBG: lane to infinite game. (Il sentiero che porta al gioco infinito)

 

(primo foglio) CONTATTO>PERCEZIONE ESPERIENZA>(RAPPRESENTAZIONE)>

Dall’isolamento del consueto al momento in cui avviene la visione di sé dall’esterno e del mondo in mappa. La visione del mondo a volo d’uccello. Sé ed il mondo insieme.

… (trascrizione dal bozzetto)

Acquerello su carta monolucida 50×70. Primo di dodici.

2/12_Istituzione

Lavoro e 180 w

Istituzione. La rivoluzione avviata ai tempi di Basaglia insieme a tanti altri intellettuali e lavoratori contrasta l’istituzione, e la propria autolegittimazione mira a rendere palese a tutti il carattere poliziesco del manicomio e di tutte le istituzioni chiuse, costruite per il controllo sociale. Questa struttura fatta di muri, di chiavi, di carcerieri (infermieri) e di giudici (psichiatri) è essa stessa fattore scatenante della malattia mentale “che non si cura” se non cambiando l’istituzione.

In questa rivoluzione la libertà è terapeutica eD il mettersi in gioco di ognuno a prescindere dai propri ruoli, anzi, nonostante i propri ruoli, abbatte i muri e consente alle persone con disagio di vedere di nuovo riconosciuti i propri diritti.

È necessario opporsi agli strumenti della violenza come l’elettroshock e le fasce di contenzione per palesare la natura puramente carceraria e di tortura di quei metodi, ancora in uso nella maggior parte del mondo.
È stato necessario per scoprire la mistificazione del “curare” i matti con quei metodi quando invece su di loro si esercitava solo potere violento.

Questa rivoluzione sostituisce prendersi cura a curare, scova la matrice sociale nei ruoli di controllo e libera i lavoratori del manicomio dal peso di vedere le persone sofferenti come nemici da cui difendersi. In pratica mostra con chiarezza che la malattia é solo il sintomo causato dalla società stessa.

È la Rivoluzione che non dobbiamo dimenticare.
È la Rivoluzione ancora in corso perché è ancora pieno di carcerieri con il camice bianco nonostante la legge.
È la rivoluzione che dobbiamo veramente celebrare nell’anno che sta per arrivare con un gioco di numeri: il ’18 e la 180.
40 anni dalla legge 180 e una nuova energia con cui continuare il lavoro, giorno dopo giorno di integrazione ed emancipazione delle persone che soffrono mentalmente e nel corpo.

_____

Se volessimo realmente costruire una società migliore non potremmo consentire una settorializzazione degli ideali. Animalismo, Veganesimo, e tanti credi che animano le nuove discussioni non cambiano la società perché ci convivono. Sono mercato. Sono Nicchie di mercato.
Se non sentiamo empaticamente chi ci sta vicino e non siamo sensibili alle ingiustizie la rivoluzione è persa.
Questa Rivoluzione può cambiare la società dall’interno con il lavoro quotidiano e con la parola e con le azioni anche umili come lo è il lavoro. Umile e nobile.

Il lavoro che deve tornare a nobilitare perché fonte di orgoglio e di aggregazione.
Non il salario che invece cede al denaro ed al suo sistema di autoproduzione del mondo rendendoci tutti miserabili e inumani.

Legno di abete. 25cm.

1/12_Padiglione 25

padiglione25_Claudia Demichelis

Ieri sera è stato presentato Padiglione 25, il diario dell’autogestione degli infermieri del Manicomio Santa Maria della Pietà. Proprio all’interno del Santa Maria nella sala Basaglia. Bisogna leggerlo e bisogna vedere il film che Massimiliano Carboni ha girato insieme a Claudia Demichelis.

Lo ho voluto inserire qui nel blog perchè è profondamente attinente con il lavoro quotidiano che facciamo in falegnameria, nel padiglione 41 dello stesso luogo che oggi è un parco aperto alla città grazie a quelle lotte.