
biro su cartoncino

biro su cartoncino

C’è chi vive così. Rimanendo distratto rispetto al presente.
Mi interessa quell’attimo di crisi in cui l’attesa per qualcosa di indefinito diventa rivelazione e meraviglia per ciò che hai davanti. In quel luogo ed in quell’esatto momento.
China a pennino su cartone.

Ascolta. Cattura quello che l’aria porta. Senza fretta

Habitat universale di ascolto. Il suono, amico o avverso, educa.

Così come giocando si addestra la resistenza, l’arguzia, la strategia e la pazienza così è necessario giocare per addestrare i sensi, consapevolmente e sviluppare sensibilità ed empatia verso il mondo.
Cubo in multistrato di pioppo. 10cm di lato.

Gesso e colla su legno. La ricerca ora è focalizzata sulla velocità del tratto. Veicola un significato parallelo al tema del lavoro.
Mi ha sempre colpito vedere chi corre. Da ragazzo adoravo correre. Era una condizione vitale, di necessità. Poi un giorno ho visto in televisione un bambino correre per sfuggire ai cecchini. Questo fotogramma aveva cancellato per lungo tempo tutto il catalogo delle gioiose immagini precedenti.
Con la china a pennello il tratto deve essere rapido. L’esercizio costante. Come correre.

Dadi. Il lancio per indirizzare l’attenzione, la percezione del mondo.
Addestrare i sensi a percepire ciò che ci sfugge.
Nel quotidiano possiamo supportare chi si sta facendo posto. Meravigliosa occasione di rimettersi in gioco, tutti i giorni.
Tempera e china su cartone. 10 x 15cm.

Il silenzio ancora risuona. La svalutazione, come rumore di fondo, obbliga a riempire l’ambiente della voce. Forte.