
un poco William Blake ed un paco Italo Calvino
Non giriamoci intorno, capisco benissimo che questa sfida di dover descrivere o rappresentare, meglio, questa visione senza averne gli strumenti non è banale e forse come dicono quasi tutti i miei amici e conoscenti: sei matto a provarci, ma devo e per questo sfrutto quel poco di incoscienza sopravvissuta e mi immergo. Non uso neanche degli aiutini che siano droghe o alcol per quanto l’alcol nelle sue forme migliori è veramente spettacolare e non lo dico con intento bohemienne ma in quanto mi torna utilissimo proprio all’argomento.
Invoco Blake perché mi ha sempre affascinato la Visione fuori dalla Religione, Ne ho continuamente di epifanie o rivelazioni che mi portano ad estraniarmi e scorgere dei punti di vista così fuori mano da faticare a condividerli e in questo la pittura mi è sempre venuta in soccorso ma questa volta siamo oltre. Ho bisogno anche di aiuti perché ho deciso di raccontarla.
SIAMO IMMERSI NEL FLUSSO DEGLI EVENTI, DELLA STORIA
Ma quante volte durante il periodo della scuola ci siamo imbattuti in filosofi o poeti o personaggi eccentrici che parlavano della natura del mondo come di un flusso, Da Eraclito in poi e prima nei testi indiani fino alla New Wave e alla filosofia del surf mi è sempre sembrato che quegli enunciati più a meno pomposi fossero una metafora di qualcos’altro. Facciamo come se. Un tentativo dal mondo dell’infanzia di entrare in un codice del quale non avevamo gli strumenti di interpretazione. Siamo nel caos e abbiamo paura. Siamo terrorizzati ma cerchiamo di mantenere un certo a plombe nella nostra posizione sociale per non farlo vedere e intanto si ammattisce sempre più e sempre prima. I ragazzi e un po’ meno le ragazze sono esposti a un futuro incertissimo e alle ansie ordinarie della età abbiamo aggiunto, così per gradire, una serie di guerre sparse in tutto il pianeta e il pericolo sempre più concreto di una crisi climatica irreversibile.
Gestire tutto questo non è semplice.
Ma se per gioco accettassimo di immergerci in una fantasia, a recitare di crederci per una manciata di minuti. La fantasia proposta è questa:
Viviamo in un mondo fluido in quanto è la genesi della sua propria natura.
Viviamo nel fiume della vita che ha natura fluida. Niente di nuovo ma prendiamolo alla lettera. Ancora una volta ripetiamoci che nasciamo, tutto nasce, da una esplosione. Nasciamo dal suono, da onde che sono energia e che questo ha prodotto la concatenazione di eventi nella quale siamo immersi, dinamicamente.
Questo dovrebbe mettere tutti d’accordo…. (continua)
mobil in carta riciclata, acciaio armonico e china. dimensioni 90 x 90 x 90cm circa
